Per i Digital360 Awards, contest organizzato da CIOsumm.it con l’obiettivo di mettere in luce la vera trasformazione digitale, era l’ottava edizione. Per noi di Hyntelo, la prima da partecipanti, e un’occasione preziosa per entrare in contatto sia con la community di CIO che con le aziende più innovative del panorama italiano.
Questo concentrato di cervelli e tecnologia è stato una fucina interessante dove scoprire use case, punti di vista e trend sul tema di questa edizione: l’Intelligenza Artificiale. L’AI, motore principale dell’innovazione, è stata quindi sviscerata in tutti i suoi aspetti evolutivi, ovvero: ANALITICA > PRESCRITTIVA > GENERATIVA. Passando dalla concretezza e utilità più vicina alle esigenze quotidiane delle prime due, alle sbalorditive applicazioni dell’ultima.
Sicuramente uno dei concetti più discussi è stato quello dello “Human in the loop”. Concetto che rappresenta un importante approccio che mira a combinare le capacità dell'AI con l'intuito, l'esperienza e il discernimento umano. Questo approccio riconosce che, nonostante i notevoli progressi nell'AI, ci sono compiti e decisioni che richiedono ancora il coinvolgimento umano.
In un sistema "Human in the loop" l'AI collabora con gli esseri umani, svolgendo compiti che può automatizzare efficacemente e offrendo assistenza nella raccolta e nell'analisi dei dati. Tuttavia, le decisioni finali rimangono spesso nelle mani degli operatori umani, che possono intervenire per correggere errori, interpretare situazioni complesse e prendere decisioni basate su valori etici e contestuali.
Questo approccio è particolarmente rilevante in settori come la medicina, la sicurezza informatica e l'automazione industriale, dove la fiducia, la trasparenza e l'etica sono di fondamentale importanza. Lo "Human in the loop" rappresenta quindi un modo equilibrato per sfruttare il potenziale dell'AI, migliorando la qualità delle decisioni e garantendo che l'umanità rimanga al centro delle scelte cruciali.
Durante l’evento a Lazise è stato enfatizzato anche come il Cloud Computing sia il cuore dell'innovazione odierna. Gestire le prestazioni e i costi può rivelarsi una sfida complessa. Qui entra in gioco l'AI, con algoritmi dedicati che consentono il monitoraggio costante, l'ottimizzazione e la riduzione dei costi dei sistemi cloud. Questa applicazione rappresenta un tangibile e efficace esempio di come l’AI possa rivoluzionare il modo in cui gestiamo l'infrastruttura IT.
Degno di nota il progetto di Akamas su "Kubernetes in Sisal: costi cloud più bassi e migliori prestazioni con l’AI”, che ha vinto sia nella categoria Machine Learning & Intelligenza Artificiale sia il Premio assoluto Innovation.
Inoltre, è stato affrontato il ruolo dell’AI nell'Internet of Things (IoT), dove la previsione dei guasti nelle linee di produzione è diventata fondamentale. L'applicazione dell’AI in questo contesto, soprattutto attraverso l'Edge Computing, ha il potenziale per mantenere elevate le operazioni di produzione, intervenendo preventivamente su scenari anche differenti.
Questo approccio permette di massimizzare l'efficienza operativa e la riduzione delle interruzioni, dimostrando come l’AI possa trasformare profondamente anche settori altamente specializzati come l'IoT.
In sintesi, l'evento ha chiaramente illustrato come l’AI stia rivoluzionando il modo in cui affrontiamo sfide complesse e strategiche in settori chiave come il Cloud Computing e l'IoT. Questo campo sembra trovare terreno molto fertile nelle aziende italiane.
Oltre alle sue implicazioni innovative, molto interessante l’intervento di Dario Fabbri, direttore del mensile Domino, che ha analizzato le implicazioni geopolitiche dell’utilizzo dell’AI. Come tra Cina, Stati Uniti ed Europa le prospettive di utilizzo siano diametralmente opposte.
Degno di nota anche il punto di vista di Avvale che ci ricorda il ruolo fondamentale dell’AI nel Green Tech, migliorando l'efficienza energetica e promuovendo soluzioni sostenibili per affrontare sfide ambientali come il cambiamento climatico. Grazie all'AI, siamo in grado anche di sviluppare tecnologie più ecologiche per il futuro; da non dimenticare mai.
Per concludere, è bello percepire come oggi in Italia l'Intelligenza Artificiale non susciti più timori irrazionali, ma sia stata accolta con consapevolezza del suo potenziale e dei rischi connessi.
Tuttavia, è importante ricordare che siamo soltanto agli albori di questa rivoluzione tecnologica, e le evoluzioni che ci attendono sono ancora imprevedibili. Ciò che è emerso con chiarezza è che l'Italia ha compreso la necessità di prendere tempo per indirizzare saggiamente questa straordinaria forza trasformatrice.
In un mondo in cui l’AI è destinata a giocare un ruolo sempre più centrale, l'Italia sta cercando di prepararsi per un futuro che promette innovazione, progresso e sfide ineguagliabili. Il percorso potrebbe essere lungo, ma la consapevolezza e la determinazione guideranno il nostro paese verso un futuro in cui l'Intelligenza Artificiale contribuirà a plasmare un mondo migliore e più avanzato, orizzonte dove noi come Hyntelo abbiamo l’ambizione di essere sempre più protagonisti.